Login Contatti | RIVISTA SEMESTRALE - ISSN 2421-0730 - ANNO IX - NUMERO 2 - DICEMBRE 2023

Variazioni kelseniane di Jean-François Kervégan

In L'Europa del diritto
7 Agosto 2016

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La teoria del diritto di Hans Kelsen non finisce d’essere fonte di riflessione per il giusfilosofo a ormai piú di cento anni dalla sua prima elaborazione (che si ebbe nei ponderosi Hauptprobleme der Staatsrechtheorie pubblicati nel 1911). La sua cristallina sistematica ha da sempre attratto il giurista ed il filosofo alla ricerca di architetture e di sistemi generali e di fondazioni irrefutabili. Il trascendentalismo ed il logicismo della «dottrina pura» sembrano poter soddisfare una tale esigenza. Alla quale si accompagna il desiderio di neutralità che risulta fortissimo per chi, come il teorico ed il pratico del diritto, ha per così dire quotidianamente le mani in pasta nella preparazione di fatti ultimativi e di decisioni sulla vita ed i beni dei cittadini. Il kelsenismo potrebbe essere un riparo dagli schizzi di responsabilità che una tale manipolazione di norme, e di vite ahinoi, necessariamente provoca e diffonde. Ontologia ed epistemologia sono messe in moto per la giustificazione della prassi del giurista, e per un recupero della sua dignità, compromessa da secoli di vicinanza al potere, ed ora dalla possente figura dello Stato, ma soprattutto dal cambiamento di paradigma scientifico che lo espone indifeso alla critica di quanti non gli riconoscono più statuto di «scienziato», ovvero produttore di «verità». François Kervégan con fine sensibilità di filosofo politico affronta questi temi da una prospettiva alta, ma allo stesso tempo consapevole dell’elevata posta in gioco.

L’AUTORE
Jean-François Kervégan insegna filosofia politica alla Sorbona di Parigi. È uno dei massimi studiosi francesi di Hegel, di cui ha tradotto le Grundlinien der Rechtsphilosophie. Si è dedicato anche per molti anni allo studio del pensiero di Carl Schmitt, della cui diffusione è stato nel paese transalpino uno dei più intelligenti protagonisti. Rispetto all’interpretazione delle idee del giurista tedesco, in particolare rispetto al suo decisionismo ed alla sua ontologia comunitarista, ha nondimeno maturato una profonda revisione critica. Negli ultimi anni il Professor Kervégan si è avvicinato alla prospettiva della filosofia del diritto di tradizione analitica, concentrando la sua attenzione sui contributi di Hans Kelsen e Herbert Hart. Dei suoi numerosi scritti vanno almeno ricordati: Hegel et l’hégélianisme, Paris 2005, Hegel, Carl Schmitt: La Politique entre spéculation et positivité, Paris 2005, Que faire de Carl Schmitt?, Paris 2011, e il recentissimo La raison des normes: Essai sur Kant, Paris 2015.

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http://www.edizioniesi.it/pubblicazioni/libri/diritto_storia_filosofia_e_teoria_del_diritto_-_1/filosofia_del_diritto_filosofia_politica_teoria_e_interpretazione_giuridica_-_1_-_07/variazioni-kelseniane.html

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