| RIVISTA SEMESTRALE - ISSN 2421-0730 - ANNO X - NUMERO 2 - DICEMBRE 2024

Che la terra ti sia lieve. In ricordo di Vittorio Daniele

Il 13 gennaio 2025 è venuto prematuramente a mancare Vittorio Daniele, professore ordinario di Politica economica presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, dove ha insegnato anche Macroeconomia, Mercati finanziari ed Economia dello sviluppo. È stato pure ricercatore associato presso l’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Napoli.

La sua attività di ricerca è stata in larga parte dedicata alla storia e alle cause delle diseguaglianze economiche e sociali, con particolare attenzione al Meridione d’Italia e d’Europa. I temi di indagine dimostrano una capacità specifica nell’abitare – con amore, competenza e dedizione – i luoghi della vita, coniugando l’attività accademica con un pregevole impegno intellettuale e civile.

Autore di numerosi saggi pubblicati su riviste nazionali e internazionali, tra i suoi lavori più importanti, tutti editi dalla casa editrice Rubbettino, si ricordano: Una modernizzazione difficile. L’economia della Calabria oggi (2002), Ritardo e crescita in Calabria. Un’analisi economica (2005), La crescita delle nazioni. Fatti e teorie (2008), Il divario Nord-Sud in Italia. 1861-2011 (con Paolo Malanima, 2011), Il Paese diviso. Nord e Sud nella storia d’Italia (2019), L’Italia differenziata. Autonomia regionale e divari territoriali (con Carmelo Petraglia, 2024).

Negli anni all’Università “Magna Graecia” è stato componente dei Collegi dei docenti dei Dottorati di ricerca in “Ordine giuridico ed economico europeo” e in “Economia e Management in Sanità”, nonché, da ultimo, coordinatore vicario del Dottorato in “Diritto della società digitale e dell’innovazione tecnologica” e membro del comitato scientifico del Centro di ricerca “Laboratorio di Storia giuridica ed economica”, sempre nell’ateneo catanzarese.

Dal numero 2/2017 al numero 2/2019 ha firmato i fascicoli della nostra rivista Ordines in qualità di co-direttore. Attualmente era componente del comitato scientifico della rivista.

Ci mancheranno i tratti umani di persona cordiale e discreta, le doti scientifiche di studioso serio e raffinato, le virtù di professore attento e disponibile alle esigenze di studentesse e studenti, e d’uomo mosso da una forte passione civile, impegnato nel rendere giustizia ai più deboli, finalmente poco incline a un certo machiavellismo di cui talvolta fa mostra l’università italiana.

La scomparsa dell’amico e collega è una grave perdita per la nostra comunità accademica. Lo ricordiamo con affetto e stima.