In questo breve saggio Brian Leiter getta uno sguardo profondamente realista sulla funzione dei giudici nelle democrazie contemporanee. Per un verso, svelando i meccanismi “tribali” che guidano i risultati elettorali la prospettiva realista permette all’autore di superare i tradizionali timori relativi ad eventuali tendenze contro-maggioritarie dell’attività dei giudici. Per altro verso, la concezione realista del diritto impone di riconoscere la centralità delle opinioni morali e politiche dei giudici nell’esercizio del controllo giurisdizionale sull’operato del legislatore. Su queste basi, Leiter propone un modello – schematico ma tendente all’esaustività – per inquadrare lo svolgimento dell’attività giurisdizionale in funzione delle preferenze personali dei giudici in rapporto con il tipo di democrazia in cui si trovano.
L’AUTORE
Brian Leiter ha insegnato Filosofia del diritto all’Università del Texas, a Yale, Oxford e Paris Nanterre tra le altre. Attualmente è “Karl N. Llewellyn Professor” di Filosofia del Diritto presso l’Università di Chicago, dove dirige inoltre il “Center for Law, Philosophy & Human Values” di cui è stato fondatore. Nel 2007 ha raccolto in un volume alcuni suoi saggi in cui esprime una concezione fortemente realista del diritto – Naturalizing Jurisprudence: Essays on American Legal Realism and Naturalism in Legal Philosophy (OUP, 2007). È anche autore di due volumi di filosofia morale incentrati sul pensiero di Nietzsche – Nietzsche on Morality (Routledge, 2015); Moral Psychology with Nietzsche (OUP, 2021) – e di un saggio di filosofia politica sulla religione – Why Tolerate Religion? (PUP, 2014).