Login Contatti | RIVISTA SEMESTRALE - ISSN 2421-0730 - ANNO IX - NUMERO 2 - DICEMBRE 2023

Presentazione di Vittorio Daniele, Alessandro Morelli e Andrea Porciello

In Editoriale
8 Agosto 2018

I contributi di questo numero – per la diversità di temi e di approcci – confermano la vocazione di Ordines: quella di essere un forum, interdisciplinare, sulle istituzioni europee, ma non solo.
L’articolo di apertura, di Jorg Luther, è di estremo interesse per le sue implicazioni storiche e giuridiche: invita a riconsiderare la prospettiva eurocentrica con la quale siamo abituati a guardare alla Shoah. L’immane tragedia dell’umanità che fu il massacro degli ebrei europei perpetrato dal nazismo, per la dimensione e per la razionale, sistematica organizzazione che ebbe, rischia di farci dimenticare i massacri di altre popolazioni e individui (si pensi ai disabili, agli omosessuali, agli zingari…) e i crimini che i nazisti commisero fuori dall’Europa. Il genocidio non fu solo europeo. Toccò – ricorda Luther – anche il continente africano e quello asiatico, anche se nelle ricostruzioni storiche se ne trovano poche tracce. Il genocidio, la distruzione di una popolazione e di una “razza” ritenuta inferiore, è un fatto ricorrente nella storia dell’umanità. Lo è stato nell’Africa precoloniale – genocidi tra etnie – e in quella coloniale. E lo è stato anche nella storia più recente, come dimostra quello tra Hutu e Tutsi che, solo in pochi mesi, nel 1994, provocò almeno 500mila morti. I genocidi “postcoloniali”, conclude Luther, di un colonialismo che difficilmente può essere consegnato al passato, dimostrano che i rimedi internazionali necessitano di essere resi più efficaci e pongono nuove sfide giuridiche.
Il saggio di Giuseppe Martinico esamina un tema grande attualità in Europa: il rapporto tra costituzionalismo e populismo. La riflessione parte da un interrogativo: come può il costituzionalismo fronteggiare l’uso populista delle rivendicazioni identitarie e, in particolare, secessioniste? L’analisi considera il referendum, uno “strumento” particolarmente esposto alle pressioni populiste, e si concentra sul caso della Reference del 1998 della Corte Suprema canadese sulla secessione del Québec che, come mostra Martinico, offre importanti argomentazioni per fronteggiare alcune insidiose argomentazioni populiste. I fondamenti del costituzionalismo russo contemporaneo sono, invece, l’oggetto del contributo di Mikhail Borodach. L’autore evidenzia i fattori che hanno un impatto significativo sul costituzionalismo russo e i principali ostacoli alla “modernizzazione legale” della Russia: le sfide globali, la distorsione della coscienza di massa, l’eccessiva burocrazia all’interno delle istituzioni.
Il re e il suo doppio, o meglio, il nemico e il suo doppio. È la chiave della rilettura politico-giuridico di uno dei più antichi poemi inglesi, il Bēowulf, proposta da Persio Tincani. Il poema, ambientato in Danimarca, narra le vicende del re Hroðgar e del suo nemico, l’orco Grendel, un essere malvagio e mostruoso che vive in una palude lontana e desolata. Grendel non è un orco qualsiasi, ma è la personificazione del Male, un “Nemico Infernale”, un discendente di Caino che ha generato tutti i mostri che muovono guerra a Dio. Grendel si impossessa della reggia di Hroðgar, fino a quando non viene sconfitto da Bēowulf, un fortissimo guerriero giunto dalla Svezia. Nell’originale interpretazione di Tincani, l’orco Grendel è la reificazione del disordine e non può essere combattuto secondo la legge, perché la legge è negata e rifiutata da Grendel. Ma il re è il Signore della legge e da essa non può prescindere. Il conflitto può essere risolto in assenza di regole, operando in uno «stato d’eccezione». È ciò che fa il guerriero straniero, lo svedese Bēowulf.
Il saggio di Federica Nanci esamina un tema tipico del diritto commerciale: il recesso e l’abuso del diritto in materia di contratti tra imprese. L’argomento è sviluppato partendo dalla sentenza della Cassazione n. 20106 del 2009 sul «caso Renault». La relazione tra religione, economia e diritto è affrontata da Domenico Bilotti nel saggio «Illecito arricchimento, economie di mercato ed etiche religiose». Il tema dell’illecito arricchimento, inteso come conseguimento di un beneficio economico attraverso mezzi non leciti, è contenuto nel documento «Oeconomicae et pecuniariae quaestiones. Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario» (6 gennaio 2018), della Congregazione per la Dottrina della Fede e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Nel documento si legge: «Un fenomeno inaccettabile sotto il profilo etico, non è il semplice guadagno ma l’avvalersi di un’asimmetria a proprio vantaggio per generare notevoli profitti a danno di altri; è lucrare sfruttando la propria posizione dominante con ingiusto svantaggio altrui o arricchirsi generando nocumento o turbative al benessere collettivo». Un passo che rende conto dell’attualità del tema oggetto del saggio di Bilotti. Luigi Marino discute un argomento ampiamente dibattuto in Italia: l’obbligo di vaccinazione per gli alunni. Lo spunto per la riflessione deriva dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, che impone ai genitori di scolari e alunni, di età compresa tra 0 e 16 anni, di sottoporre i propri figli ad un preciso programma vaccinale. Si discute, poi, l’avviso espresso dal Consiglio di Stato sulla medesima norma con particolare riferimento al «principio di precauzione». Una rilettura del danno da perdita di chance è, invece, l’argomento del lavoro di Antonino Cintorino che prende spunto da una recente pronuncia del Tribunale di Parma. La funzione e, soprattutto, le criticità della negoziazione assistita obbligatoria sono esaminate da Elisabetta Errigo che, in particolare, si sofferma su alcune questioni relative all’attivazione e all’opportunità stessa della procedura. Infine, l’ultimo saggio, di Katarzyna Gromek Broc, esamina alcune questioni giuridiche relative alla situazione dei minori non accompagnati nell’UE.
Il forum di questo numero riguarda l’Europa. Ne discutono Dieter Grimm e Michael Wilkinson in un’intervista a cura di Leonardo Mellace. La sezione Discussione ospita i contributi di Ippolito Barone sulle pratiche commerciali ingannevoli in Italia ed in Danimarca, quello di Antonella Regio riguardante l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio e la lesione del legittimo affidamento, quello di Rosaria Mastroianni Ianni, che esamina lo status giuridico del minore straniero non accompagnato, quello di Alessia Bausone sui matrimoni precoci e la disuguaglianza di genere e, infine, quello di Lorenza Pavone sul microcredito. Nelle Cronache, Luigi Mariano Guzzo propone un resoconto della giornata di presentazione della nostra rivista presso la Biblioteca Comunale di Catanzaro sita in Villa Trieste. Come di consueto, seguono le recensioni. Paola Chiarella recensisce il volume di G. Zagrebelsky, Diritti per forza; Francesco Rotiroti quello di E. K. Anhalt, Enraged: Why Violent Times Need Ancient Greek Myths; Jessica Mazzuca quello di S. Rodotà, Vivere la democrazia; Emanuela Costanzo discute il lavoro di P. Mindus, European Citizenship after Brexit, mentre Luigi M. Guzzo quello di A. Licastro, Il diritto statale delle religioni nei paesi dell’Unione Europea.

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